venerdì 14 marzo 2008

Commento al post "Domande sull'analisi dei requisiti"

Ribadisco che commenti sull'analisi dei requisiti sono estremamente utili e benvenuti in questa fase, e vi chiedo di esplicitare subito i vostri dubbi.

Per quasi tutte le questioni sollevate credo sia utile aspettare la versione di Lunedì. Volevo solo tornare sulla questione 6:

6) Non interessa al committente mantenere una relazione tra le compravendite titoli e i conseguenti movimenti di liquidità? Per come è strutturato ora, oltre a non mantenere alcuna relazione, si tiene sia il controvalore dis/investito che l'importo del movimento c/c conseguente, identici e ridondanti.
Idem per le acquisizioni delle partecipazioni.

Mi sembra una questione molto interessante. Credo che siano possibili due scelte:
1) un acquisto titoli è un movimento c/c, oltre ad essere un movimento c/titoli
2) un acquisto titoli "corrisponde" ad movimento c/c (o ad un prelievo o ad un movimento che appartiene ad una categoria ad hoc)
Ovvero, la soluzione (1) corrisponde ad una gerarchia di inclusione multipla tra le diverse classi di movimenti, la (2) ad un'associazione. Io forse preferirei la (1), perché mi pare compatibile con la visione del committente, e anche perché altrimenti faccio fatica a capire a quale dei due movimenti appartengono gli attributi data ed ammontare.

3 commenti:

Giuseppe Pitta ha detto...

Se ho ben inteso il discorso, tutte le compravendite di titoli, come del resto quasi tutte le altre operazioni, generano necessariamente un movimento di denaro sul c/c.

Considerato che l'importo movimentato è equivalente al dis/investimento e la data è indubbiamente la stessa, io erediterei questi attributi dai "movimenti c/c" e specificherei una sottoclasse "compravendita titoli" con gli altri attributi che ci interessano.
Non mi sembra ci occorra altro, tanto per il portafoglio titoli (e partecipazioni) ci bastano gli attributi delle relazioni multiple.

Le risorse risparmiate le investirei in una classe ad hoc per memorizzare il calcolo "on fly" delle singole plusvalenze che, per quanto il dato possa sembrare superfluo, consentirebbe di liquidare il capital gain con una semplice somma piuttosto che con un gravoso calcolo a ritroso di tutte le vendite correlate a uno o più acquisti (così sembrerebbe suggerire lo schema), per di più concentrato in un solo giorno (31 Dicembre).
Bisogna considerare che con una mole di dati consistente il sistema potrebbe restare indisponibile per diverso tempo e in ogni caso si avrebbe un calo prestazionale non trascurabile.

Mmh.. eccesso di realismo?

Andrea Battistini ha detto...

Per quanto riguarda il calcolo delle plusvalenze, la nostra soluzione è di calcolarlo ad ogni movimento, e mantenerlo aggiornato in un attributo.

Effettivamente il problema il problema da te evidenziato ci era un po sfuggito, e l'avevamo espresso con un semplice vincolo, mentre la gerarchia multipla sembra anche a me piu ragionevole, purtroppo non riusciremo ad aggiungerla per la versione di lunedi in quanto tutta la relazione ha subito sostanziali modifiche e ci stiamo lavorando sempre ora. Comunque ce ne occuperemo in una prossima versione.

Per altri dubbi è meglio aspettare lunedi, e vedere la versione nuova, casomai possiamo parlarne anche in aula

Giuseppe Pitta ha detto...

Quindi dici di mantenere e aggiornare solamente il saldo delle plusvalenze.
E' una soluzione molto appetibile (x noi) ma bisogna vedere se il committente vuole o meno un dettaglio delle plusvalenze, ovvero se per ogni minu/plusvalenza interessa sapere a quale vendita di titoli corrisponde.

Comunque attenderò la nuova versione e, se ce ne sarà occasione, sarò felice di discuterne in aula con la speranza che nessuno si offenda :)

Scherzi a parte, spero converrai con me che, considerata la responsabilità che avete assunto nei nostri riguardi (avete il potere di complicarci o semplificarci l'implementazione), mi sembra vostro obbligo avere il coraggio di supportare le scelte con i fatti piuttosto che nascondersi dietro agli ipse dixit di chi ha giudicato/deciso.