venerdì 29 febbraio 2008

Plusvalenze e titoli

Partendo dal fatto che la plusvalenza/minusvalenza dei titoli si calcola facendo la differenza tra valore di mercato del titolo e prezzo pagato per il titolo se io mi metto nella situazione in cui:

  • Compro 100 azioni "canistracci oil 2008" in data 1/01/2008 con "canistracci oil 2008" che vale X
  • Compro 50 azioni "canistracci oil 2008" in data 15/01/2008 con "canistracci oil 2008" che adesso vale X+Y
  • Vendo 30 azioni "canistracci oil 2008" in data 30/01/2008 con "canistracci oil 2008" che vale Z

La mia domanda è:

per calcolare la minusvalenza/plusvalenza derivata al momento della vendita delle 30 azioni faccio: 30 x Z - 30 x ?.

Ovvero quale prezzo di acquisto prendo in considerazione? X , X+Y o nessuno dei 2?

Buona notte

6 commenti:

Daniele Donnarumma ha detto...

E' un bel problemone!

Giuseppe Pitta ha detto...

La realtà viene in aiuto (come quasi sempre): quando si acquistano gli stessi titoli in momenti diversi e con prezzo diverso, il dossier titoli tiene conto solo del CARICO MEDIO.

Es:
Se compro 10 azioni parmalat a 3€ e poi ne compro 20 a 5€ è come se avessi acquistato 30 azioni a 4,33€.
Per tanto la plusvalenza andrà calcolata a partire da un offset di 4,33.

Lo stesso avviene anche quando si fa un ordine condizionato.
Nella realtà quando dico al sistema di trading di acquistarmi 100 azioni a 3€, e non ce ne fosse disponibilità immediata, inizia a razzolare qua e la con una certa tolleranza, quando la media è esattamente 3€ la transazione viene eseguita.

Cecco Rivolta ha detto...

Era stato detti che il valore di carico (evidentemente medio) era riferito solamente a f/di comuni di investimento e altro.

Se effettivamente la realtà è quella che dici tu allora bisogna inserire un valore medio di carico pure nelle obbligazioni e nelle azioni!
Madò....

Giuseppe Pitta ha detto...

Il carico (medio) è un attributo comune a tutti i titoli, sinceramente non vedo il problema.

Inoltre i fondi comuni non mi sembra che godano, nel nostro caso, di un trattamento di favore.
Abbiamo parlato solo di dividendi e cedole, tutto il resto finisce nel calderone dei titoli senza distinzione IMHO.

Giorgio Ghelli ha detto...

Per quel che vale, sono del tutto d'accordo con l'interpretazione di Giuseppe Pitta. Attendiamo conferma dal committente.

Carlo Sartiani ha detto...

La sua domanda è importante. Nello scenario che ha descritto, l'acquisto delle 150 azioni ha richiesto l'impiego di 100*X + 50*X + 50*Y = 150*X + 50*Y euro. Questo significa che il valore di carico delle sue azioni è pari a (150*X + 50*Y)/150 = X + Y/3 (il valore di carico è, per definizione, un valore medio).

A questo punto la plusvalenza/minusvalenza si calcola facendo la differenza tra prezzo di vendita e prezzo di carico: nel caso indicato 30*(Z - (X + Y/3)).

Carlo Sartiani